
Età della Luna
Potrebbe darsi che la Luna, che dovrebbe essersi formata prima di 4.42 miliardi di anni fa, sia in realtà più anziana di circa 40 milioni di anni, portando a 4.46 miliardi di anni la stima citata. La notizia è interessante perché ci dà lo spunto per parlare di come si fa a valutare l’età della Luna, e, in generale, di rocce antiche. Circa 100 milioni di anni dopo la formazione del Sistema Solare (e della Terra!) un pianeta delle dimensioni di Marte si scontrò con la Terra. Almeno, questa è la teoria più accreditata per la formazione del sistema Terra Luna: il Sistema Solare in gioventù era piuttosto turbolento.
Nello scontro, una grande massa di materiale fu eiettato, e finì con il formare la Luna. All’inzio era fuso, poi solidificò nelle rocce lunari. L’Uranio che all’epoca rimase inglobato, radioattivo, rappresenta l’orologio che misura il tempo da allora. L’Uranio decade in piombo, con un ritmo ben preciso: un grammo di Uranio 238 (il numero indica il numero di nucleoni dell’atomo) impiega 4.5 miliardi di anni a trasformarsi in mezzo grammo di Uranio 238 e in mezzo grammo di piombo.
A questo punto ci viene in aiuto un minerale, lo zircone, che, al momento della formazione può incorporare Uranio, ma non piombo. A questo punto, è ragionevole assumere che tutto il piombo che si trova in un campione di zircone provenga dal decadimento dell’Uranio incorporato in origine, e a questo punto è facile fare il conto del tempo trascorso dalla formazione dello zircone, e, quindi, nel nostro caso, dalla solidificazione delle rocce lunari. L’altro dettaglio affascinante è che questo studio è stato fatto su rocce lunari riportate a terra dagli astronauti della missione Apollo 17, del 1972. Un pezzo di Universo recuperato in loco e portato a casa. Dopo 50 anni: la tecnica di datazione radiometrica è vecchia di oltre un secolo; ora, metodologie più moderne di analisi consentono di studiare i campioni con grande accuratezza.
FONTI
4.46 Ga zircons anchor chronology of lunar magma ocean
J. Greer1,2,3, B. Zhang4, D. Isheim5, D.N. Seidman5, A. Bouvier6, P.R. Heck1,2
Affiliations | Corresponding Author | Cite as | Funding information
Geochemical Perspectives Letters v27 | https://doi.org/10.7185/geochemlet.2334
Received 5 June 2023 | Accepted 18 September 2023 | Published 23 October 2023