Una delle mission della Fondazione Scienza e Tecnica è quella di promuovere il settore della scienza, della tecnica e della loro storia, mediante la conduzione di specifici progetti culturali e la condivisione di iniziative scientifiche locali e/o internazionali
Progetto “SCIENCE SNACK
IN FONDAZIONE SCIENZA E TECNICA
La Fondazione Scienza e Tecnica, durante la pandemia da Covid-19, si è impegnata per trasformarsi in un laboratorio di apprendimento pubblico, per esplorare il mondo attraverso la scienza, l’arte e la percezione umana.
Progetto “Firenze per il Clima”
“Firenze per il Clima” è un percorso di partecipazione civica verso la neutralità climatica della città entro il 2030, avviato nell’ambito del Programma Operativo Nazionale (PON) “Città Metropolitane” 2014-2020.
IL PROGETTO EUROPEO APACHE
(Active and intelligent PAckaging materials and display cases as a tool for preventive conservation of Cultural HEritage)
La Fondazione Scienza e Tecnica partecipa al progetto europeo APACHE, che si occupa di tecniche di conservazione preventiva dei beni culturali, al fine di minimizzarne o evitarne del tutto il degrado o la perdita.
Progetto CEDAF
(Centro di Documentazione sulle Alluvioni di Firenze)
La Fondazione Scienza e Tecnica è parte integrante del CEDAF essendo uno degli enti chiamati a partecipare al Comitato Scientifico: organo che detta le linee di indirizzo scientifico ed elabora proposte di sviluppo delle attività del Centro di Documentazione.
Tavolo di lavoro MAB: Il Nuovo Soggettario e la descrizione delle collezioni museali.
La Fondazione Scienza e Tecnica aderisce da alcuni anni al MAB, acronimo per Musei Archivi e Biblioteche.
Uno dei tavoli di lavoro attivati riguarda lo studio delle convergenze e le interazioni fra la descrizione dei beni museali ed archivistici e il Nuovo Soggettario, un raffinato strumento di lavoro creato e manutenuto dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze per l’indicizzazione delle risorse bibliografiche.
La Fondazione partecipa, in particolare, ad un lavoro di sperimentazione volto ad indagare le potenzialità di questo strumento anche nell’ambito della descrizione di collezioni museali scientifiche.
Innovazione digitale e nuovi pubblici nei musei
Il progetto intende sviluppare le potenzialità offerte dai nuovi linguaggi multimediali, che possono coinvolgere nuovo pubblico, attraverso lo sviluppo di attività di promozione e implementazione dell’offerta museale.
Le azioni sono indirizzate a categorie di pubblico standard (studenti, docenti, famiglie, turisti), con particolare attenzione verso il pubblico scolastico. Determinati interventi, invece, sono rivolti a categorie difficilmente raggiungibili coi linguaggi tradizionali, attraverso la valorizzazione di quella parte delle collezioni, che offrono spunti di interesse specifici.
Progetto CollMap – Collezioni naturalistiche nei musei scientifici italiani.
La Fondazione Scienza e Tecnica ha aderito da qualche anno al Progetto Nazionale CollMap dell’Associazione Nazionale Musei Scientifici (ANMS), finanziato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e finalizzato al censimento delle raccolte naturalistiche conservate nei Musei scientifici italiani.
Il progetto consiste nella ricognizione completa e nel caricamento online delle collezioni biologiche della rete dei Musei ANMS, descrivendo le caratteristiche di ogni raccolta ed indicandone il valore scientifico ed il numero dei reperti.
Guardare nel passato per conoscere il futuro: l’obiettivo è quello di riuscire a mappare e rendere disponibili un immenso giacimento di informazioni (l’ANMS stima che solo nei musei naturalistici italiani siano custodite decine di milioni di reperti biologici), utili per la conoscenza della biodiversità e lo studio dell’evoluzione.
Ricostruzioni e ripetizioni di alcuni esperimenti di Heinrich Hertz
Nella settimana fra il 7 e l’11 maggio 2018 la Fondazione Scienza e Tecnica ha ospitato un gruppo di ricerca della University of Toronto con lo scopo di ricostruire e ripetere alcuni esperimenti realizzati da Henrich Hertz nel 1887.
Gli esperimenti di Hertz su cui in particolare si è lavorato sono quelli illustrati in una sua famosa pubblicazione del 1887 e mirati tra l’altro a misurare la velocità di propagazione delle onde elettromagnetiche, sia nell’aria che lungo un filo metallico, utilizzando anche tecniche interferenziali.