Pinzette a tormalina

Descrizione: La pinzetta a tormalina permette di osservare sottili lamine cristalline in luce polarizzata convergente. Le peculiari proprietà ottiche della tormalina furono scoperte e studiate da Jean Baptiste Biot (1774-1862) che, come altri , la utilizzò anche per costruire polarizzatori e analizzatori. Ma fu probabilmente il fisico e chimico tedesco Karl Michael Marx (1794-1856) a dare per primo una descrizione precisa delle pinzette a tormalina.
Una pinzetta, formata da un filo d’acciaio, ha le estremità ricurve che trattengono due dischetti di ottone annerito. Nei dischetti, che possono ruotare, sono incastonati due cristalli di tormalina, tagliati parallelamente all’asse, e capaci di polarizzare la luce. Essi fungono da analizzatore e da polarizzatore. Quando gli assi dei cristalli sono paralleli lasciano passare la luce polarizzata (raggio straordinario), mentre quando sono incrociati si ha l’estinzione del fascio luminoso. Per poter compiere le osservazioni con un fascio di luce convergente le pinzette devono essere poste in prossimità dell’occhio. Inserendo una lamina fra le due tormaline e modificandone l’orientamento, è così possibile vedere le tipiche figure di interferenza in luce polarizzata generate dalla struttura cristallina.

Data: 3/4 XIX sec.

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Misure: Lunghezza 170 mm

Il museo della Fondazione Scienza e Tecnica di Firenze è aperto dalle ore 9.00 alle ore 13.00, dal martedì al alla domenica.
La biblioteca è aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle 13.00.

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