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Francesco Pistoia

I Personaggi della Fondazione Scienza e Tecnica

I Personaggi della Fondazione

Francesco Pistoia

Francesco Pistoia, (Isola Dovarese, Cremona 21.4.1838 – 18.4.1927), avviato al sacerdozio, esce dal seminario per militare nelle truppe dei Savoia contro gli austriaci e si arruola come volontario il 3 aprile 1858.

È l’inizio di una brillante carriera che lo vedrà assurgere ai più alti gradi militari fino a essere promosso Tenente Generale nel 1898; continuò a militare nei ranghi dell’esercito fin quando nel 1910 viene collocato a riposo per anzianità di servizio.
Pistoja mantiene tuttavia la collaborazione con l’esercito in missioni all’estero ed è di notevole importanza il fatto che dal 1900 al 1919 viene eletto per quattro volte in Parlamento, partecipando attivamente, in questo periodo, alla vita parlamentare della nazione.
Dal 1 settembre 1873 al 26 agosto 1878, Pistoja presta servizio presso l’Istituto Topografico Militare.

La sua perizia in un periodo in cui in tutta Europa si studiavano nuovi metodi di riproduzione, è ricordata nel settore tecnologico delle applicazioni della fotografia alle arti grafiche e plastiche: a lui si deve la formazione e riproduzione dei plastici con la tecnica della galvanoplastica ed il trasporto e la riproduzione di una carta mediante il caucciù, tecnica attualmente impiegata nella stampa offset.

Nel primo processo, quello con tutta probabilità eseguito per il Plastico del Monte Etna, veniva preparata una matrice in gesso realizzata con esattezza geometrica in base alle levate riprese direttamente sul terreno tramite la tavoletta pretoriana. La matrice veniva ricoperta di un sottile strato, che poteva essere anche di grafite, che la rendeva capace di attrarre il metallo (conduttore). In seguito veniva immersa in un bagno galvanico dove per accumulazione di metallo, la lastra andava formandosi.
Il processo galvanoplastico veniva eseguito in quegli anni all’Istituto Topografico anche per la realizzazione di lastre di rame per la fotoincisione; con la una prima immersione della forma di gelatina ricoperta di grafite nel bagno elettrolitico che durava una settimana, si realizzava una lastra dello spessore di mezzo millimetro.
Si procedeva quindi con il distacco della sottile lastra di rame dalla forma e con la copertura con cera della parte incisa. La lastra veniva quindi immersa nuovamente nel bagno galvanico per renderla di spessore più consistente fino a raggiungere circa i due millimetri e mezzo di metallo. Si tenga presente che per completare questo processo ci volevano circa 25 giorni, salvo inconvenienti. Niente in confronto alle successive operazioni di raschiatura, brunitura e ritocco, che erano necessarie per arrivare alla definitiva realizzazione della lastra di rame pronta per la stampa: circa tre mesi per ogni carta in scala 1: 100 000.

La galvanoplastica, una tecnica relativamente recente al tempo del Pistoja, fu presentata per la prima volta all’Accademia delle Scienze di San Pietroburgo nel 1838 da Moritz Hermann von Jacobi (1801-1874), e praticata anche dal nostro che dal 1873 al 1878 era Direttore della Divisione Meccanica dell’allora Istituto Topografico Militare.

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Il museo della Fondazione Scienza e Tecnica di Firenze è aperto dalle ore 9.00 alle ore 13.30, dal martedì alla domenica.
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