Museo “Goloso”
Nel percorso del sapere tecnico-scientifico che caratterizza il Museo della Fondazione Scienza e Tecnica, spiccano alcuni oggetti che riconducono al mondo del cibo, dalla preparazione, alla conservazione, alla somministrazione degli alimenti e che permettono di comprendere come, nel corso del tempo, l’uomo abbia modificato le tecniche di coltivazione, i metodi di preparazione del cibo e, in generale, anche la natura.
Tra questi oggetti, ne abbiamo selezionati alcuni, particolarmente insoliti, che sono stati occasione per conoscere il significato di alcuni strumenti e ingredienti, oggi comunemente usati in cucina.
Sapete com’era fatto il primo “Thermos”? Tra le collezioni degli strumenti scientifici, ne abbiamo scovato e riscoperto le origini e le funzioni.
Inoltre, la ricca “spermoteca”, costituita da oltre 400 semi conservati a secco in contenitori di vetro, è rappresentativa di moltissime tipologie di specie vegetali di interesse agronomico: antiche, esotiche o derivate dalle prime stazioni agronomiche italiane a partire dai primi decenni del secolo scorso. Proprio da queste ultime, risalgono le serie di varietà, allora nuove, di Phaseolus, Zea mays, Triticum e Oryza, ottenute da incroci di selezione finalizzati a migliorare la rendita economica.
Strumenti
Il Saccarimetro
Nell’Ottocento, i problemi relativi all’igiene, alle sofisticazioni alimentari e ai bisogni della merceologia resero necessario eseguire controlli sistematici e scientifici su numerosissime merci e prodotti. Grazie alle nuove scoperte della fisica, fu possibile realizzare strumenti in grado di eseguire controlli sistematici.
La macchina del ghiaccio di Carré
Nella macchina di Edmond Carré, la rapida evaporazione dell’acqua prodotta grazie a una pompa pneumatica produceva l’abbassamento della temperatura del liquido fino a un suo congelamento. Il vapore acqueo prodotto veniva assorbito da acido solforico concentrato.
Il lattoscopio di Donne
Il lattoscopio fu realizzato nel 1843 dal medico francese Alfred Donné (1801-1878) ed è uno strumento che permette di determinare la quantità di grasso contenuto nel latte in base alla sua opacità.
Il vaso di Dewar
Il vaso di Dewar è un contenitore che, grazie a una sorta di intercapedine sottovuoto posta tra l’involucro interno e quello esterno, sulla base del principio che il vuoto è in grado di condurre calore solo per irraggiamento, mantiene il suo contenuto termicamente isolato dall’ambiente circostante.
La pentola di Papin
Era il 1679 quando, in una fredda Olanda, il fisico francese Denis Papin (1647-1712) scoprì che era possibile ottenere temperature ben superiori a quelle di ebollizione dell’acqua (100°C), semplicemente scaldando l’acqua in un recipiente chiuso.
L’alcolometro di Gay-Lussac
L’alcolometro è uno strumento che prende il nome dal chimico e fisico francese Joseph Louis Gay-Lussac (1778-1850) e viene utilizzato per misurare la percentuale di alcol contenuta in una soluzione liquida, fornendo la lettura diretta del contenuto di alcol per 100 ml di liquido.
Spermoteca
Il fagiolo (Phaseolus)
La pianta di fagiolo è un rampicante appartenente alla famiglia delle Leguminose, insieme a piselli, ceci, fave e lenticchie. I suoi semi, ricchi di nutrienti, sono racchiusi nel baccello, che è il frutto della pianta. Date le molte varietà esistenti, le forme dei semi sono le più svariate, andando dall’aspetto sferico, a quello appiattito o cilindrico; il colore può variare, invece, dal bianco al nero, passando dal beige, al rosa, al viola e al marrone.
Il riso (oryza)
Allorio, Americano, Arborio, Ardito, Ardizzone, Balillone, Bersani, Maratelli, Rizzotto, Sesia, Vialone: questi strani nomi, evocativi di fantasiosi personaggi, identificano in realtà una parte delle numerose varietà di riso ottenute dall’uomo in risposta alle esigenze dei produttori e dell’industria.
Il mais (Zea mays)
Il mais (Zea mays) è uno dei cereali più famosi al mondo e il più coltivato in assoluto. È stato utilizzato per la prima volta dai popoli del Messico nell’8000 a.C., ma è stato introdotto in Europa solamente poco più di 500 anni fa, con la scoperta dell’America.
Il cacao (Theobroma)
Il Cacao è una pianta sempreverde originaria delle foreste tropicali di Centro e Sud America. Il nome del genere, Theobroma, deriva dal greco antico e significa “Cibo degli dei”.
L’albero va dai 5 ai 15 metri di altezza e presenta dei rami grigi. Le foglie sono grandi, particolarmente dure e solitamente verdi. Sui rami nascono dei fiori rosa o bianchi molto belli. I frutti sono larghi circa 10 cm e lunghi circa 15 cm. Il frutto si chiama cabossa e contiene le fave che, a loro volta, racchiudono fino a 40 semi.
La cannella (Cinnamomum verum)
La cannella (Cinnamomum verum) è una pianta aromatica da cui, fin dall’antichità, si ricava la spezia più diffusa al mondo, che porta il suo stesso nome. La specie è originaria dello Sri Lanka, che ne produce circa il 90% del fabbisogno mondiale, e il suo derivato non si ottiene dai frutti o dai semi, ma dalla corteccia.
Il frumento
Il frumento è stato di fondamentale importanza per lo sviluppo delle prime civiltà. Si tratta di un cereale di antichissima coltura, appartenente alla famiglia delle Graminacee, di cui la specie più importante e utilizzata al mondo è il Triticum aestivum (il grano tenero).