
Mais
Il mais (Zea mays) è uno dei cereali più famosi al mondo e il più coltivato in assoluto. È stato utilizzato per la prima volta dai popoli del Messico nell’8000 a.C., ma è stato introdotto in Europa solamente poco più di 500 anni fa, con la scoperta dell’America.
La sua popolarità deriva anche dalle sue diverse modalità di impiego come alimento. Nell’alimentazione umana può essere consumato ancora sulla pannocchia, oppure ne vengono serviti i semi come contorno o nelle insalate, o ancora può essere utilizzato sotto forma di prodotti derivati, come i popcorn o i corn-flakes. Dai semi viene inoltre prodotta la farina di mais, con cui può essere fatta la polenta e diversi tipi di dolci e si possono inoltre estrarre olio e amido.
Nell’Ottocento, si attribuì al mais e al sorgo la responsabilità della comparsa della pellagra, una patologia dovuta alla carenza di vitamina B3, acido nicotinico o vitamina PP (dall’inglese Pellagra Preventing), che compariva tra le popolazioni che erano solite avere un’alimentazione basata quasi esclusivamente su questi due alimenti (in forma di polenta). Solo dopo molto tempo fu scoperto che la causa scatenante della malattia non era un’infezione, ma il mancato assorbimento della vitamina B3 nell’organismo, una vitamina essenziale per l’uomo e presente anche nel mais, ma in una forma che l’intestino dei mammiferi non ruminanti non riesce normalmente ad assorbire.
Il seme del mais è spesso giallo e con forma arrotondata ed è attaccato all’interno della pannocchia, chiamata tutolo. Esistono però diverse varietà che possono anche avere colori tendenti al bianco, al marrone e al violetto, o diverse forme schiacciate o appuntite.
Il mais può essere fermentato producendo un composto chimico chiamato bioetanolo. Questo può essere utilizzato per produrre biocarburanti, che vengono oggi inseriti tra le cosiddette energie rinnovabili, avendo un impatto ambientale minore rispetto ai derivati del petrolio.
Didascalia immagine
Spiga di Zea mays
XIX secolo
218 Cat. III Museo Fondazione Scienza e Tecnica