
Fagiolo
La pianta di fagiolo è un rampicante appartenente alla famiglia delle Leguminose, insieme a piselli, ceci, fave e lenticchie. I suoi semi, ricchi di nutrienti, sono racchiusi nel baccello, che è il frutto della pianta. Date le molte varietà esistenti, le forme dei semi sono le più svariate, andando dall’aspetto sferico, a quello appiattito o cilindrico; il colore può variare, invece, dal bianco al nero, passando dal beige, al rosa, al viola e al marrone.
Originaria delle regioni tropicali del continente americano, la specie si coltiva in tutto il mondo e presenta molte varietà, di cui due risultano le principali: il fagiolo comune e il fagiolo di Lima.
Il fagiolo comune (Phaseolus vulgaris) è il più coltivato al mondo. È stato introdotto in Europa dopo la scoperta dell’America. Prima di questa data, nel Vecchio Continente veniva utilizzata un’altra leguminosa simile, appartenente al genere Vigna e soprannominata dai latini “faselus” o “faseolus” ma che, essendo più difficile da coltivare, fu poi soppiantata dalla nuova specie. In America il fagiolo comune è la specie principale e va a costituire una delle tre colture fondamentali, insieme al mais e alla zucca. È uno degli ingredienti principali di molti piatti, come la nota “ribollita” toscana.
Varietà meno conosciuta è il fagiolo di Lima (Phaseolus lunatus). Al contrario del fagiolo comune, largamente diffuso in Europa, questa specie è rimasta tipica del continente americano. Pur essendo molto usato negli Stati Uniti, è spesso considerato dal sapore più sgradevole rispetto alla specie comune.
Il cinema americano porta alla ribalta questo alimento grazie all’epopea dei pionieri del West, soliti bivaccare davanti a un piatto di fagioli da mangiare, al chiaro di luna e intorno a un fuoco, ma è il western all’italiana che, con i suoi numerosi film di successo che vedono protagonisti Bud Spencer e Terence Hill, lo consacra a vero piatto simbolo.
Molte specie di fagiolo sono velenose se mangiate crude.
Didascalia
Semi di Phaseolus vulgaris
XIX secolo
n.ri 414-415 Cat. III Museo Fondazione Scienza e Tecnica